Strategia di marketing e networking
Se stai leggendo questo articolo è perchè ti ha incuriosito la foto o il messaggio.
Non voglio annoiarti con spot e nozioni tecniche, ma voglio raccontarti una storia vera.
Mi ricordo come fosse ieri, avevo un negozio di 120 Mq a fronte strada.
Era settembre del 1997, l’ inaugurazione fu un successo.
Il giorno dopo ero pronto per iniziare a vendere (accessori informatici, pc, stampanti etc.). Avevo investito tutto in
quel negozio e mi dicevo ” speriamo di vendere qualcosa altrimenti sono guai”. Iniziai a vendere e vendere bene.
Ogni giorno era una continua crescita del fatturato. Ho avuto quasi subito la necessità di assumere dei collaboratori.
Nel 2001 (c’era ancora la lira) nel mio negozio eravamo diventati in 6, io più 5 collaboratori.
Ho pensato è fatta. Questo è il mio futuro, ora posso pensare al matrimonio, la casa etc. etc. Della crisi economica
non c’era nemmeno l’ ombra. Non avevo mai pensato ad un piano B, ma senza giustificarmi, allora chi ci pensava,
le cose andavano talmente bene che l ‘unica cosa che pensavo era che stavo andando certamente verso
la strada giusta e che non stavo sbagliando nulla. All’ epoca lo strumento di marketing era il passa parola.
Chi si trovava bene , parlava bene. Un po di volantinaggio e qualche spot in tv locali. Dal 2001 ero stato da subito
colpito dal potenziale di Internet (ovviamente visto che ero un programmatore software) e non ho più smesso di
approfondire le mie conoscenze tecniche, ma di questo ne parlerò più avanti. Come dicevo era il 2001 e vedevo che
nella zona industriale si apriva un megastore d’ informatica, ho pensato che farà sicuramente un buco nell’ acqua,
anche perchè il cliente voleva parlare con me o con uno dei miei tecnici e non con un semplice commesso di un
megastore. Infatti non mi sbagliai , io continuavo a vendere sempre di più ed il megastore chiuse dopo 2 anni.
Dal 2003 al 2005 avevo avuto una diminuzione delle vendite, ma visto che il volume d’ affari era molto alto non mi
preoccupavo più di tanto (mi sbagliavo). Ed eccoci arrivati al famoso anno 2007, per chi è un commerciante
di vecchia guardia, sa bene che quello è stato l’ anno dell’ inizio della fine del commercio. Io mi ritengo abbastanza
fortunato perchè ho capito quasi subito che il commercio a fronte strada , stava per scomparire per dare spazio ad
altre realtà. La crisi economica ha portato i clienti a spostarsi verso il risparmio frenetico del centri commerciali.
Dal 2010 nella mia città si sono aperti 13 centri commerciali, dove commerciante locale , non aveva nessuna
possibilità di competere. Chi ha capito subito, ha tirato i remi in barca ed incominciava a marginare di meno e
cercando di indebitarsi il meno possibile con i fornitori o chi ha visto da subito un nuovo mercato, la new economy
trasformando il negozio da fronte strada a Store On-Line.
La forbice tra il grande (Centri commerciali – Store On Line – Marketplace ) ed il piccolo (Negozio su strada –
piccoli artigiani – produttori locali) si allarga sempre più fino ad arrivare ad oggi, dove chi ha deciso di calvare
l’ onda della New Economy si è salvato. A distanza di tanti anni io ho completamente stravolto il modo di lavorare.
Non ho più un negozio a fronte strada da diversi anni, ma sono anni che mi occupo di Strategie di marketing e
networking. Non voglio elencare le mie competenze, ma voglio solo sottolineare che nella vita si fanno scelte che
possono sembrare di stravolgerti ma che in effetti ti stanno salvando. E’ difficile oggi dire ad un commerciante,
ad un professionista o artigiano, che ha impegnato tutta la sua vita all’ interno del suo negozio o ufficio, che
il mondo è cambiato, che le persone comprano o cercano cose o servizi molto più di prima ma in modo diverso.
Nel 2001 se non avevi un’ insegna pubblicitaria fuori dal tuo negozio era da folli. Oggi si può dire lo stesso
di chi ha un’ attivita’ e non ha un sito web ed un piano di strategia marketing per farsi conoscere alla massa.
Il mio prossimo articolo cercherà di spiegare in poche righe come si può ottenere visibilità e maggiori
vendite, utilizzando una strategia di marketing e networking.
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Tobia D’Aniello
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